Il cambiamento è un processo essenziale nella vita di ogni persona e di ogni organizzazione. Può avvenire in risposta ad eventi esterni o essere stimolato da esigenze interne. Può essere inatteso o previsto.
Può avere carattere d’urgenza o essere pianificabile e programmato nel tempo. Un cambiamento organizzativo è imprescindibile dal cambiamento individuale. Chi ha la responsabilità di guidare la transizione deve essere ben consapevole di questo e per gestire il cambiamento in modo efficace deve poter fare affidamento sul coinvolgimento di tutte le persone che fanno parte dell’azienda e deve potersi avvalere della loro collaborazione.
Un’adeguata comunicazione è la risorsa strategica per conoscere approfonditamente la situazione da affrontare, per condividere gli obiettivi dell’innovazione, per gestire il senso di incertezza e per diffondere una cultura aziendale predisposta al cambiamento.
Nel mondo lavorativo di oggi è molto importante la capacità di collaborare con i colleghi. Sempre più spesso però è anche necessario essere abili nell’instaurare velocemente le nuove relazioni e trovare il modo migliore di coordinarsi anche solo per il tempo utile alla conclusione di uno specifico progetto o di una sua singola fase.
Amy Edmondson (Harvard Business School) da molto tempo si dedica allo studio del “teaming”, dei gruppi che si creano in condizioni di emergenza per gestire situazioni complesse. Questi gruppi “occasionali” non hanno a disposizione tempo per raggiungere un buon affiatamento eppure i casi analizzati testimoniano che è possibile per degli sconosciuti lavorare assieme in situazioni critiche e raggiungere risultati di successo e questo se: